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Ecopneus ad Ecomondo: incentivare il riciclo

Ecopneus è la società che gestisce la maggior parte dei pneumatici fuori uso in Italia, avviandoli ad un processo di riciclo che permette di dare una seconda vita al materiale, in particolare con il riutilizzo nel campo dell'impiantistica e pavimentazione sportiva. Uisp ed Ecopneus stanno conducendo un'indagine per valutare quale sia il livello di conoscenza dell'argomento tra gli sportivi; è possibile compilare il questionario cliccando qui. In occasione della quindicesima edizione della Fiera Ecomondo (Fiera di Rimini, 9-12 novembre) Ecopneus ha tracciato un primo bilancio dell'andamento del sistema di raccolta e recupero dei pneumatici fuori uso, indicando le sinergie per lo sviluppo di un'economia del riciclo dei Pneumatici Fuori Uso.

Obiettivo di raccolta per il 2011 nel Paese: quasi 100.000 tonnellate di PFU, pari a il 25% dell’immesso al consumo, quota che dovrà diventare il 100% (380.000 ton) entro il 2013.
Giovanni Corbetta, Direttore generale di Ecopneus: “Sono 38 le organizzazioni che hanno ricevuto ad oggi l’autorizzazione dal Ministero dell'ambiente ad applicare il contributo ambientale per il riciclo dei PFU ma i numeri confermano che Ecopneus gestisce la quota maggioritaria di materiale. Nei primi due mesi abbiamo ricevuto 12.000 richieste di prelievo da oltre 15.000 punti di generazione di PFU. La raccolta è in linea con il target del 25% del totale che dovrà essere raggiunto entro fine anno. La nostra rete è costituita da 16 imprese regionali di raccolta che si avvalgono di 60 sub fornitori. Il materiale raccolto viene consegnato a trenta imprese di frantumazione. La parte finale della filiera è composta da cementifici che attuano recupero energetico e da aziende che reimpiegano la gomma da riciclo in applicazioni industriali“.
I rappresentanti della filiera hanno discusso, giovedì 10 novembre a Rimini, moderati da Lucia Tonini di Pneus News, su quanto resta da fare per perfezionare il sistema. “Questa filiera deve crescere e rafforzarsi - ha dichiarato Corrado Scapino, Presidente FISE-Unire - la normativa pone degli obiettivi che partono dall’esigenza ambientale e che poi si scontrano con il mercato. Ormai dobbiamo pensare al riutilizzo del materiale riciclato come la questione centrale relativa al recupero dei rifiuti”.
Dello stesso parere Luigi Bianchi, Presidente Commissione per le politiche ambientali Confcommercio: “Solo il 18% delle amministrazioni hanno oggi applicato i principi del green procurement contenuti in diversi provvedimenti normativi nazionali e internazionali: non c’è più spazio per chi rifiuta regole e controlli”.
Angelo Bonsignori, Direttore generale federazione gomma plastica ha puntualizzato che “devono essere ancora risolti diversi aspetti operativi, non tutti di dettaglio, che vanno chiariti in questa fase di applicazione del Decreto. Siamo altresì consapevoli che le difficoltà che ci possono essere adesso saranno compensate in futuro da ricadute positive sul settore”.
Martino Landi, Presidente Federazione autonoma italiana benzinai ha sottolineato l’importanza di questo nuovo sistema e il valore dell’impegno che tutta la filiera sta profondendo in questi mesi: “Il servizio comincia a decollare e siamo sulla buona strada”.
Silvano Falocco, AD Ecosistemi ed esperto di Green Public Procurement (GPP) ha illustrato il punto di vista di Ecosistemi: “Lo strumento per creare i mercati dei materiali risultanti dal riciclo è senz'altro il green public procurement. Questo strumento è considerato fondamentale dalle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e della Commissione Europea. L'utilizzo delle risorse naturali primarie non rinnovabili va limitato, anche come politica di tutela del territorio, e sostituito con materiali da riciclo.
Santino Cannavò, responsabile nazionale ambiente Uisp, ha illustrato il progetto in corso in collaborazione con Ecopneus rivolto a 20.000 dirigenti e opinion leader del settore sportivo.

Per leggere il report intergrale del convegno organizzato da Ecopneus durante Ecomondo di Rimini clicca qui